L’uomo cammina per giornate tra gli
alberi e le pietre. Raramente l’occhio si ferma su una cosa, ed è quando l’ha
riconosciuta per il segno d’un’altra cosa: un’impronta sulla sabbia indica il passaggio
della tigre, un pantano annucia una vena d’acqua, il Fiore dell’ibisco la fine
dell’inverno. Tutto il resto è muto e intercambiabile; alberi e pietre sono
soltando ciò che sono.